Modello 231 come strumento preventivo della prova dei fatti (Procura di Trapani)
- Avv. Giulio Cristofori
- 13 mar
- Tempo di lettura: 4 min
Aggiornamento: 26 mar
Il Modello 231 è un elemento chiave per la prevenzione dei reati all'interno delle aziende. Tuttavia, quanto è davvero efficace nel proteggere l’ente da responsabilità?
Un recente caso affrontato dalla Procura di Trapani ha offerto un'importante conferma: se correttamente implementato e vigilato, il Modello 231 può dimostrare la sua idoneità, anche di fronte a condotte fraudolente individuali.
Come vedremo, se è vero che il Modello 231 rappresenta un elemento essenziale per la prevenzione dei reati, è anche vero che di per sé non è sufficiente a garantire l’integrità aziendale se non supportato da un’efficace attuazione e vigilanza.
Sono l’Avv. Giulio Cristofori, specializzato in Diritto Penale dell’Impresa. Da più di 10 anni offro la mia assistenza legale alle aziende per la tutela del loro business e della loro immagine. In questo articolo riflettiamo sul ruolo del controllo e della vigilanza legato al Modello 231.
Indice dei contenuti
Modello 231: cos’è e a cosa serve
Si tratta di un documento che definisce una serie di procedure e processi aziendali che mirano a prevenire la commissione di reati e per i quali la stessa azienda potrebbe essere considerata come penalmente responsabile.
Al fine di evitare di essere penalmente responsabili di alcuni reati realizzati dai propri collaboratori, le imprese possono adottare il Modello Organizzativo 231. All’interno del modello l’organizzazione delinea come si organizza e come verifica le sue operazioni, mettendo in evidenza le operazioni più a rischio di commissione di illeciti.
Lo scopo del Modello Organizzativo 231 è quindi quello di scongiurare e impedire la realizzazione di reati, oltre che di attestare la trasparenza e la serietà dell’impresa stessa.
Modello 231 riconosciuto dalla Procura di Trapani come elemento esimente di responsabilità
Quello che analizzeremo è un esempio di riconoscimento della funzione esimente attribuita al MOG (Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo) ai sensi dall’art. 6 D.Lgs. 231/2001.
La funzione esimente è stata ritenuta tale dalla Procura competente di Trapani. Ciò che “stupisce”, è che la sua idoneità sia stata ravvisata nonostante il procedimento fosse originato dalla condotta fraudolenta di un dipendente.
La condotta è stata realizzata eludendo il divieto di donazioni a favore di enti pubblici. Tale divieto era stato previsto all’interno del Modello ed aveva come obiettivo quello di prevenire indebiti contrasti tra le funzioni aziendali e i rappresentanti degli enti stessi. In sostanza, la condotta riguardava la simulazione di donazioni sotto forma di sponsorizzazioni e per cui non era stato seguito l’iter formale prescritto.
Vediamo adesso quali sono le ragioni che hanno portato la Procura ad esonerare l’organizzazione da Responsabilità Amministrativa.

La Procura di Trapani esonera l’organizzazione della Responsabilità Amministrativa
Con decreto di archiviazione emesso in data 23 ottobre 2024, il Giudice delle indagini Preliminari ha accolto la richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura di Trapani, la quale riteneva di esonerare la Società in esame dalla responsabilità amministrativa.
Quali sono state le ragioni sottese a questa decisione?
Grazie all’attenta attività di Risk Assessment e alla complementare vigilanza esercitata dall’Organismo di Vigilanza realizzato dalla Società. Nel dettaglio, la Procura di Trapani riconosce che “l’attività di Risk Assessment è stata certamente posta in essere dalla società, anche per tramite del proprio OdV, sicché è evidente che il (dipendente) abbia posto in essere un elusione fraudolenta del Modello, e in particolare si ritiene che nel caso di specie sussista il c.d. Management Override, laddove il comportamento del (dipendente) diviene fortemente improntato alla sistematica violazione ed aggiramento fraudolento di ogni regola e procedura e in presenza del quale qualsiasi Modello Organizzativo, seppur adeguato ed efficacemente attuato, non sarebbe in grado di evitare comportamenti elusivi e manipolatori”.
Modello 231 e Risk Assessment
La valutazione del Rischio (il c.d risk assessment) è il processo di stima dei fattori di rischio associati a specifiche attività di un’organizzazione. Generalmente si compone di 4 fasi:
individuazione del pericolo;
caratterizzazione del pericolo;
valutazione dell'esposizione al pericolo;
caratterizzazione del rischio.
Tornando al nostro caso, secondo quanto ritenuto dalla Procura di Trapani, il Risk Assessment predisposto dalla Società risponde ai crismi declinati dalla giurisprudenza. Tali indicazioni emergono direttamente dal provvedimento, che offre una panoramica su ciò che un Modello 231 dovrebbe contenere:
indicazioni puntuali sul ruolo e sui compiti dell’Organismo di Vigilanza;
precise linee guida in ordine alla Parte Generale e Speciale del Modello.
Per completezza, dobbiamo anche ricordare la mera presenza ed esistenza del Modello 231 in un’organizzazione, non è di per sé sufficiente per escludere la colpa in organizzazione alla società coinvolta.
Attività di vigilanza e controllo come attività fondamentali per escludere la Responsabilità Amministrativa
Questo caso dimostra che, sebbene il Modello 231 sia uno strumento fondamentale per la prevenzione dei reati, la sua efficacia dipende dall’implementazione concreta e da un attento sistema di vigilanza. Il rischio del Management Override evidenzia come i vertici aziendali, sfruttando la propria autorità, possano aggirare o manipolare le procedure interne, compromettendo la reale capacità del Modello di prevenire illeciti.
Tuttavia, nel caso analizzato, il Modello adottato dalla società è stato riconosciuto come adeguato nella prevenzione del reato di corruzione contestato. La sua corretta applicazione e la presenza di presidi efficaci per contrastare illeciti contro la Pubblica Amministrazione hanno dimostrato la sua idoneità, in linea con i requisiti normativi.
Il caso in esame evidenzia il ruolo cruciale dell’attività di vigilanza e della promozione di una cultura aziendale basata sui principi di legalità, trasparenza ed etica.
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